martedì 29 gennaio 2013

La bellezza del mondo

Parlare oggi di bellezza del mondo, con tutto quello che sta succedendo, con gente che nella migliore delle ipotesi non sa come arrivare a fine mese e molti che si trovano sull'orlo di un baratro, può sembrare assurdo. Cosa c'è di bello nei tanti drammi che ascoltiamo ogni giorno, niente. Allora perchè parlare di bellezza? Perchè accanto a tante storie tristi possiamo ritrovare la vera bellezza, quella fatta di gesti di solidarietà, di gente che si prodiga per aiutare chi è in difficoltà, di chi porta un sorriso là dove esiste solo lo sconforto.
Certo, ci sono persone per le quali tutto è semplice. Sono nate in un bel posto, da una famiglia amorevole, senza problemi economici, sani, e magari anche con un aspetto gradevole e non sanno cosa significhi avere delle difficoltà. Il loro è un mondo a tinte forti in cui ogni colore è ben definito, ma forse non ne conoscono ogni sfaccettatura.
Poi ci sono quelli che invece sanno bene cosa significhi dover affrontare i problemi, vuoi per la salute, per difficoltà finanziarie o altro, ma hanno comunque accanto delle persone stupende che gli sostengono, gli incoraggiano e nonostante tutto, riescono a trovare la forza per rialzarsi ed anche a vivere una vita felice. Per loro il mondo assume delle tonalità diverse e ne riescono a distinguere tutte le varie sfumature di colore. Perchè un rosso non è solo un rosso, un blù solo un blù, un verde solo un verde o un giallo solo un giallo e così via, ma a seconda del momento e della situazione in cui si trovano, assumerà ora una e ora l'altra tonalità, ed in ogni caso il loro è un mondo a colori. Infine ci sono quelli che oltre ai problemi, sono soli o hanno accanto persone che fanno di tutto per complicargli la vita, così nonostante i loro sforzi per cercare di emergere dal grigiore del loro mondo, non riescono a farlo.
In sostanza quello che voglio dire, è che il mondo, così come è stato creato, è un'esplosione di colori, di sfumature, di tonalità chiare e scure, luci ed ombre, forme e suoni. Ad ognuno di noi viene data la possibilità di poterne godere appieno la bellezza, per alcuni è solo più semplice, per altri è più complicato. In gran parte non dipende da noi, o non solo, ma da chi abbiamo vicino. Ci sono persone, che nel loro dramma, sono riuscite a compiere atti straordinari che forse non avrebbero compiuto, se non avessero avuto accanto, persone altrettanto straordinarie. Quelle sono persone che hanno trasformato la loro tragedia in forza e solo allora sono riuscite a cogliere la vera bellezza del mondo.

lunedì 21 gennaio 2013

Brave persone

Quante persone pensate esistano al mondo che fanno per gli altri qualcosa di buono senza un secondo fine? A mio parere sempre troppo pochi.
Per molti tutto deve avere un tornaconto economico o sociale e qualsiasi atto intraprendano è finalizzato a quello scopo. Per certa gente è inconcepibile che esistano persone capaci di aiutare il prossimo solo per il piacere di fare del bene, sono talmente abituati a vedere ogni cosa come una possibilità di vantaggio, che non sanno riconoscere chi ha scopi ben più nobili. Ai loro occhi sei solo un allocco facile da abbindolare così, insistendo con i loro atteggiamenti, finiscono per allontanare chi invece non è altro che una brava persona. Approfittarsi di chi ha buone intenzioni, crea un danno per la società intera dal momento che non può formare altro che degli sfiduciati verso il prossimo. Infatti, chi non è come loro, chi ha a cuore il bene dell'umanità, non può sopportare a lungo di restare in contatto con certa gente che si crede di avere il diritto di approfittarsi della bontà. Il bello è, che non capiscono la differenza tra uno stupido, che andrebbe a maggior ragione difeso, e chi si approfitta di loro non è nemmeno degno di essere chiamato verme, poichè essi fanno parte di una categoria superiore alla loro, e una brava persona, che pur rendendosi conto di tali atteggiamenti, continua ad impegnarsi per cambiare le cose. Lascio a voi decidere, in questo caso chi è lo stupido.

martedì 15 gennaio 2013

Essere forti

Chi lo dice che per forza bisogna essere forti, o nella maggior parte dei casi, a far finta di esserlo. Non penso esista al mondo nessuno che non abbia avuto nel corso della sua vita dei momenti di sconforto, e molti che abbiano pensato anche solo per un minuto, di farla finita. Se si arriva a tanto, vuol dire che la disperazione ha superato i limiti, non si vede via di uscita ma più che altro, perchè ci sentiamo soli, incompresi, o crediamo di esserlo. Forse per chi ci vuole bene, non è semplice capire quando si è superato una certa soglia, un pò per colpa nostra, se di colpa si può parlare. Non è facile mostrare le proprie debolezze perchè c'è una parte di mondo che potrebbe gioire nel vederci fragili e credetemi, ce ne sono più di quante immaginate di persone che non aspettano altro che di vederti a terra, solo perchè è così che possono sentirsi qualcuno, dal momento che senza nessuno con cui prendersela, non esisterebbero nemmeno. Gente che non ha nessun interesse, nessun argomento se non quello di infangare gli altri per sentirsi meglio loro, gente che si nutre delle sofferenze e dei dispiaceri altrui. A loro va tutto il mio disprezzo. Anche chi abbiamo vicino, chi ci vuole bene, forse non ci sta vicino abbastanza, non sa cogliere le nostre fragilità e, senza voler colpevolizzare nessuno, non è abbastanza attento alle nostre comunicazioni silenziose.
I recenti fatti di cronaca parlano chiaro. Non si può non essere tristi ma anche arrabbiati nel sentire che ancora una volta, una giovane vita, è stata portata alla disperazione dalle cattiverie dei suoi coetanei. Per certa gente è tutto un gioco, o almeno spero che ciò che è successo, non sia stato fatto con l'intento di fare del male di proposito, ma in ogni caso, non hanno pensato alle conseguenze. Sarebbe bastato chiedersi che tipo di reazione avreste avuto, come vi sareste sentiti se l'avessero fatto a voi, sareste stati abbastanza forti ?
Un ragazzo, non può essere scusato in base alla sua giovane età, queste non sono ragazzate che ognuno di noi può aver commesso a quell'età, sono cose gravi che vanno a ledere la dignità e l'intimità di un'altro essere umano. Nemmeno che nessuno abbia fatto niente per quella giovane vita, che nessuno abbia preso le sue difese, nemmeno i cosidetti amici le sono stati vicino così da far crescere la sua disperazione, anche questo non è ammissibile.
Rimpiangere adesso ciò che non è stato fatto non serve a nulla e a nessuno, le scuse servono solo a scaricare la coscienza di chi sa di aver sbagliato. Non sò se esista qualcosa da fare che possa lenire in parte le sofferenze causate, di sicuro non a colei che non c'è più, ma fare in maniera che un fatto del genere non possa ripetersi, che nessuno possa lasciare solo chi ama, è un obbligo di tutti. Spero almeno che ciò che accaduto sia servito loro di lezione, scusate se mi permetto di dubitarne,di sicuro non è una cosa che dimenticheranno presto...ma a che prezzo!   

lunedì 7 gennaio 2013

Nessuno è perfetto

Sarebbe logico pensare che solo chi ha successo possa suscitare gelosie o invidie, invece questo insano sentimento lo suscitano anche quelli che di successo ne hanno poco o appena. Basta pensare a tutti quei sorrisi, complimenti, strette di mano e congratulazioni, che sono belle cose ma, non appena abbassiamo la guardia, c'è sempre qualcuno pronto a sparlare alle spalle, perchè geloso di ciò che abbiamo anche se ottenuto a costo di dura fatica, con impegno costante o spesso con rinuncie.
Essere oggetto di invidia o gelosia, è un pò come ricevere un omaggio anche se inconsapevole, ma questa riprova del proprio valore, dall'altra provoca conseguenze a dir poco spiacevoli. Chi prova questo insano sentimento, per non sentirsi troppo inferiori alle persone invidiate, tende a sminuire l'altro con cattiverie o peggio calunnie, proprio perchè ciò che lo turba, non è la presunta felicità degli altri, ma l'insoddisfazione per le proprie condizioni. Solo chi è veramente sicuro di se, e non è preda del proprio complesso di inferiorità può gioire dei successi altrui. L'egoista, l'insoddisfatto, considera ciò che gli altri hanno come un qualcosa che gli è stato sottratto, anche se ciò non è vero. Magari è un qualcosa che possiede già o non ne avrebbe nessun vantaggio nel possederlo e nella maggior parte dei casi nemmeno gli interessa se potesse averlo, lo rifiuterebbe comunque. Ciò che spera di dimostrare è che nessuno gli è veramente superiore così da non uscire umiliato dal confronto.
La volontà di impegnarsi per essere migliori degli altri, la sana competizione, non ha nulla a che vedere con l'invidia o la gelosia che può portare solo a liti e menzogne.
Sii orgoglioso di ciò che riesci a fare con le tue forze, ciò che riesci a costruire senza invidiare ciò che hanno gli altri. Quello che rende preziosa qualsiasi cosa facciamo è la passione messa nel realizzarla, non importa se all'inizio non è perfetta, se non è proprio come avresti voluto, la prossima volta verrà meglio. La vera conquista è essere orgogliosi di se stessi senza per questo sentirsi chissà chi, ma consapevoli dei propri limiti...perchè nessuno è perfetto.