lunedì 25 marzo 2013

Fame

Oggi nel mondo, esistono molti problemi in proporzioni più o meno vaste, per fortuna, oltre a chi ne rimane completamente indifferente, esistono persone che si danno da fare per cercare dei rimedi, e sono quasi sempre persone che non vediamo, di cui non si parla, gente lontana dai riflettori ma che hanno a cuore il bene dell'umanità. Forse bisognerebbe dare a questa gente un p'ò più di voce invece di far finta che non esista.
Ci sono sofferenze fisiche, dovute alla mancanza di cibo e di acqua o di malattia, e ci sono anche le sofferenze materiali, come la mancanza di una casa, di un lavoro. Oltre alla fame fisica e materiale, esiste un tipo di fame che accomuna tutte le persone. L'indifferenza, il non sentirsi amati, essere soli, l'essere emarginati, è forse la più grande delle malattie, è la fame dell'anima e della mente.
Le persone possono anche apparire diverse, avere problemi diversi o non averne, tutti però hanno fame d'amore. Già nelle nostre case, in molte famiglie, non c'è tempo gli uni per gli altri, c'è così tanta mancanza d'amore da aver bisogno di essere colmata. L'aridità esteriore, crea ampi deserti interiori, e si corre il rischio di avere sempre più uomini dalle anime vuote, senza più dignità nè coscienza, alla ricerca di una via di uscita che spesso è quella sbagliata. Alcuni, per difendersi dai deserti esteriori, ne prendono le distanze e ricercano valori più profondi, con sempre più bisogno di credere, di trovare un equilibrio per compensare quella mancanza. Ognuno di noi cerca il proprio percorso, il proprio orticello da coltivare per nutrire lo spirito, per non essere contagiati dall'aridità e far si che i deserti non possano moltiplicarsi.
Ciò che manca, è di ritrovare il tempo per gli altri, per i figli, i genitori, per chi ha fame d'amore.
Fai in maniera che chiunque venga a trovarti, possa uscire da casa tua sentendosi meglio di quando è venuto, solo così potrà esser felice di incontrarti di nuovo.



lunedì 18 marzo 2013

Vecchi e giovani

Ultimamente, tra le altre cose, non si fa altro che parlare di giovani, ma cosa si intende per giovani? Esiste forse un'età anagrafica in cui si smette di essere giovani e si diventa vecchi? Io non credo sia così semplice poichè, ciò che fa una persona, non è l'età anagrafica nè il suo aspetto fisico. Non basta che la carta d'identità ti possa collocare in questa o quella categoria, o che il nostro involucro esterno possa dire qualcosa di diverso da ciò che siamo. Quello che più conta, è ciò in cui si crede e come ci si pone rispetto alla società. Non si può certo negare che più il tempo passa e più le nostre forze fisiche tendono a diminuire, ma non sono le sole ad essere importanti, e non per tutto è fondamentale essere al pieno delle nostre forze fisiche, anche la mente ha la sua importanza. Per quello che mi riguarda, si può dire di esser vecchi quando si hanno certi pensieri e non quando si è superato una certa soglia. Se non hai più nessun interesse per ciò che ti circonda, non vuoi sperimentare cose nuove, se niente ti entusiasma più, se le novità e i cambiamenti ti spaventano e pensi che per te sia finita la stagione della speranza, se ciò che è stato è più importante di ciò che ancora deve succedere, se hai cancellato dalla tua vita i sogni e la fantasia, puoi dire di essere vecchio a prescindere dall'età. Comunque la si pensi, ogni stagione della vita ha una durata che non è per tutti uguale, un pò come accade in natura. Alcune volte la primavera è talmente corta da passare quasi inosservata, a volte si congiunge con l'estate in maniera graduale oppure in maniera brusca, ma in ogni caso, ogni stagione ha i suoi aspetti positivi e quelli negativi, così come nella vita. Non è nemmeno vero che l'età voglia dire saggezza, competenza e senso di responsabilità, non esiste un preciso momento in cui si possa dire di esserlo. Ci sono persone che a 30anni sono già vecchie, perchè è vecchio il loro modo di pensare, e ce ne sono altre che sono giovani anche se la loro età dice tutt'altro, senza per questo voler restare eterni bambini, ma perchè è gente capace di rinnovarsi. E' comunque mio parere, che l'ingresso alla vita non si compia mai una volta per tutte, non siamo mai completamente maturi, poichè l'essere umano, non smette mai di evolversi.

martedì 12 marzo 2013

Made in Italy

L'Italia è la nazione che possiede il maggior patrimonio tutelato dall'UNESCO, è la patria della cultura,delle arti e artigianato, ed è ciò per cui è conosciuta ed apprezzata nel mondo. Le opere dei nostri poeti, scrittori, pittori e scultori, architetti, la nostra musica, i prodotti della terra e del territorio, la nostra cucina, l'artigianato espresso in molte forme, la cura dei dettagli e dello stile, il nostro estro e fantasia, non sono comuni a nessun altra nazione. Già nella sua forma l'Italia esprime quanto di unico ci si possa trovare ed è questa la nostra ricchezza, l'abbiamo sempre avuta a portata di mano, ma non siamo stati capaci di prendercene cura, di esaltarne la bellezza, come chiunque altro avrebbe fatto, possedendo un simile tesoro. Da noi sono nati ed hanno vissuto, grandi personaggi come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Giotto, Dante Alighieri, per citarne solo alcuni, ma la lista sarebbe infinitamente lunga. Essi ci hanno regalato con le loro opere, che gli hanno resi immortali, alcuni dei più bei capolavori che tutti ci invidiano. Basta guardare qualsiasi turista proveniente da un'altra nazione che, alla vista di tali meraviglie, rimane incantato a bocca aperta ad ammirarne la grandezza, per rendersi conto della nostra stupidità. Per non parlare dei prodotti tipici del nostro Paese, con eccellenze che spaziano dall'olio d'oliva extravergine al vino, dai salumi ai formaggi alla pasta, che andrebbero tutelati come marchio made in Italy ed invece permettiamo che ne venga fatto scempio, con improbabili copie che, non solo ci danneggiano in quanto copie, ma che ne degradano il loro valore per l'uso che ne viene fatto. Basta pensare a quel kit venduto all'estero, dal quale dovrebbe scaturire, non solo un inproponibile vino, ma addirittura sgorgare il succo dei nostri più famosi vitigni, che la gente compra proprio perchè convinta, da ciò che viene riportato sull'etichetta, di comprare la nostra eccellenza italiana. Oppure tutti quei formaggi e salumi scadenti, che vengono spacciati all'estero per i nostri migliori prodotti italiani, riportando sulle etichette non solo un nome che ricorda i più famosi e nemmeno lontani parenti di casa nostra, ma anche la cartina dell'Italia o comunque un nome che può trarre in inganno gli acquirenti ed invogliarli a comprare quei prodotti, proprio perchè il marchio Italiano è una garanzia di qualità. Proprio così, il marchio Italiano, il made in Italy per il resto del mondo, è una garanzia di qualità, ed è sopratutto su quello che dovremmo puntare, invece di voler fare concorrenza a chi produce a poco ma che offre merce di scarsissima qualità e dubbia provenienza.
Si può creare posti di lavoro proprio puntando su ciò che di meglio abbiamo, cercando di valorizzarlo, invece di cercare improbabili strade che ci conducono a competere su cose delle quali potremmo non essere concorrenziali. La strada del cambiamento, non è così lontana, ed è su quella che sarebbe giusto investire. La nostra forza è il turismo, l'arte e la cultura, i prodotti tipici del territorio e della terra, la nostra cucina, il made in Italy espresso in molti settori con estro e competenza e tutto quell'artigianato artistico, artefice di tante belle opere, che potrebbe rischiare di scomparire.    

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo

Sono molte le persone che vogliono il bene e spesso fanno il male. Oggi, nella giornata della donna voglio ricordare tutte quelle che hanno subito violenza, sia essa fisica che psichica, tutte quelle che non ce l'hanno fatta perchè, chi diceva di amarle, le amava così tanto che ha pensato di porre fine alle loro sofferenze. Voglio ricordare anche tutte quelle che ci sono riuscite perchè dopo anni di sofferenza, hanno trovato il coraggio di opporsi, e tutti quelli che le hanno aiutate a trovare una speranza, perchè in certe condizioni da sole è difficile uscirne. Chi ama non ci fa soffrire e difendersi non è una vergogna, sono loro che si devono vergognare. Non aspettare che qualcuno ti possa devastare completamente prima di dirigerti verso altre mete.
Che questa giornata non sia solo motivo di festa, ma anche solidarietà verso chi non ha accanto qualcuno che le ama.
Buon 8 marzo a tutte le donne.

martedì 5 marzo 2013

Svegliatevi

In un mondo in cui il diritto di scegliere è sempre più legato al ceto sociale, in cui denaro vuol dire potere, al comune cittadino rimane solo una cosa da fare, esprimere il proprio sdegno. Se un individuo povero ha minore potere economico del ricco, ha però lo stesso peso nella scelta degli individui da mandare al governo.
Chi viene scelto per rappresentarci, ha sopratutto il dovere di difendere i meno abbienti ed i più deboli invece che proteggere speciali gruppi di interessi. Le sue decisioni devono tener conto che ogni singola situazione economica provocherà reazioni nell'intero sistema economico nazionale. Un p'ò come una disfunzione in una determinata zona del corpo produrrà reazioni in tutto il nostro organismo.
Dato che non è possibile soddisfare in una volta tutti i bisogni dei cittadini, si devono prendere delle decisioni economiche, cioè si deve scegliere, così come fanno le singole famiglie al loro interno in modo da progredire, per quanto loro è possibile, verso il benessere. Qualsiasi casalinga lo sà, perchè spesso è costretta a scegliere una cosa rispetto all'altra e spende il denaro di cui dispone in maniera da soddisfare quanto più le è possibile i vari membri della famiglia. Per fare questo, deve però tener conto chi dei vari membri sia più bisognoso, così non farà suddivisioni perfettamente uguali, nè cercherà di accontentare uno solo dei componenti della famiglia, agirà insomma senza favoritismi. In alcune occasioni, cioè in abbondanza economica, il problema della scelta non si pone, così si può parlare di decisione economica solo se la scelta che facciamo implica di dover fare delle rinuncie poichè, un individuo non può spendere più di quanto guadagna, a menochè non si contraggano dei debiti. Viene da se, che in un regime di ristrettezza economica, nessuno può chiamarsi fuori, dal momento che influirà sull'economia di tutti. Tale circolo vizioso può essere interrotto solo capendo che il problema del singolo è un problema anche per gli altri senza che nessuno possa cosiderarsi esente.
Chi governa, prima di soddisfare alcune esigenze, ha il dovere di pensare ai bisogni fondamentali del cittadino che sono rappresentati, da una sana e sufficiente alimentazione, alloggi che consentano una sicurezza per la famiglia, diritto alle cure e quindi difesa per la salute, diritto all'istruzione ed un lavoro per ridare dignità alle persone, garantire insomma un livello decoroso di vita.
Fino ad oggi le cose non sono andate proprio così ed ora ne possiamo vedere le conseguenze ma, quello che non si deve dimenticare è che siamo noi ad eleggere i nostri rappresentanti e che essi sono lo specchio della società intera. Quelli che sono stati al governo, oggi non possono più rappresentarci, in essi non possiamo più riconoscerci perchè il popolo è stanco e nauseato dai loro inciuci, dai privilegi della casta, per non parlare della corruzione, degli sprechi e delle manovre atte solo a salvaguardare gli interessi di chi può garantirgli una poltrona al potere.
Mentre loro si assicuravano stipendi da favola e pensioni milionarie gravando ancora di più sulle spalle dei cittadini, ad essi hanno chiesto ulteriori sacrifici imponendo tasse a chi era già al limite della sopravvivenza invece di, come sarebbe stato giusto fare, togliere i privilegi di casta, far pagare le tasse in base al reddito da patrimonio ed eliminare tutti gli sprechi che da soli bastano a far inorridire qualsiasi cittadino che abbia un p'ò di coscienza. Per non parlare di tutta quella schiera di finti poveri, finti invalidi o finti lavoratori che timbrano il cartellino e poi se ne vanno tranquillamente a fare i cazzi loro, tanto nessuno controlla, dei quali i vari organi competenti sarebbero tenuti ad occuparsi, perchè tutto ciò va a discapito di chi invece è veramente un invalido o un povero o di chi fa il suo dovere, togliendo loro servizi necessari per colpa di tutti quei finti che ne hanno abusato.
Per troppi anni quelli che ci hanno governato hanno solo pensato a tenere il loro culo al sicuro al caldo, comodamente seduti sulle loro poltrone decidendo sulla sorte degli italiani. Mentre il mondo andava a rotoli, non si sono nemmeno accorti che il popolo finalmente si era svegliato e che non si sarebbero mai più accontentati dei loro discorsi vuoti e del fumo che hanno sempre cercato di propinarci. Adesso siete voi politici che state dormendo, credendo di poterci ancora una volta abbindolare, stentando a riconoscere che i cambiamenti che sono avvenuti siano profondi e permanenti, aspettandovi che prima o poi le cose ritornino al loro posto. Svegliatevi, non è così perchè è cambiato il nostro modo di pensare. Se un numero sufficientemente grande crede in una concezione sociale e agisce di conseguenza, i risultati prima o poi si vedono, ed il vostro modo di pensare e di agire è ormai sorpassato.

sabato 2 marzo 2013

Seppure l'amore non debba mettere condizioni e non si può misurare, si ama o non si ama, è anche vero che esistono molti tipi di amore e diversi gradi di intensità.
Quello provato per i propri genitori è diverso da quello provato per un figlio o un fratello o sorella, così come è diverso quello che si prova per il nostro compagno o marito oppure moglie. E' amore anche quello che possiamo provare per un amico o verso il prossimo, un animale o per una passione specifica. Qualsiasi sia il tipo è comunque amore. Oltre questo, c'è da dire che esiste sempre qualcuno che amiamo di più e spesso per rendersi conto quale sia il grado, l'intensità dell'amore, il più delle volte ci risulta quando, per causa di forza maggiore o per scelta, la persona amata è lontana o non fa più parte della nostra vita. Solo allora capisci quanto sia importante, l'intensità di ciò che senti e ti rendi conto di quante cose conoscevi di essa. Amare e conoscere non si possono scindere. Come puoi dire di provare un tale sentimento verso qualcuno che conosci poco, se non ti sforzi di capirlo, di avvicinarti al suo mondo interiore.
E' bello divertirsi insieme, ridere e scherzare, puoi anche sentirti a tuo agio con qualcuno, ma non si deve dimenticare che le persone non sono solo compagni di gioco. Una cosa è certa, la persona che ami di più, è anche quella che conosci meglio.