mercoledì 23 dicembre 2015

Buon Natale




Ancora una volta eccoci al Natale. Un'altro anno difficile non meno di altri sta per concludersi tuttavia, non dobbiamo mai perdere la speranza, senza dimenticare che non basta sperare ma che molto dipende da ciò che ognuno di noi riuscirà a mettere in pratica, opere reali, utili e concrete.
Don Andrea Gallo ripeteva spesso: " In caso di naufragio ho sempre lanciato un salvagente senza chiedermi chi fosse a chiedere aiuto ". Il vero senso della carità in fondo è questo, ma non deve esserlo solo per Natale. Chi ci chiede aiuto si può trovare in mare ma potrebbe trovarsi in qualsiasi luogo, magari più vicino di quello che pensate, basta volerlo vedere.
A tutti Buon Natale   



martedì 15 dicembre 2015

Giustificazioni

Quante volte cercate delle giustificazioni per rimandare impegni, per evitare problemi che qualcuno però deve affrontare al posto vostro. Spesso si cercano giustificazioni anche per evitare le persone, persino i propri cari, con la scusa del tempo che manca. Magari per voi non è così, non sono pretesti, ma ci sono persone che lo fanno abitualmente, con la scusa del lavoro, troppi impegni, ed alla fine non c'è mai tempo per niente, ma il tempo c'è sempre o meglio lo si trova per ciò che davvero ci interessa, è solo una questione di priorità. Il nostro ti richiamo dopo o uno di questi giorni lo faccio e poi quei giorni o quel dopo non arrivano mai, sono quindi solo scuse, perchè se quella telefonata o quella cosa che dovremmo fare vogliamo farla davvero il tempo lo si trova. In molti casi, anche chiedere scusa o dire hai ragione, sono spesso solo parole di giustificazione ad una mancanza alle quali devono seguire comportamenti che attestano la buona fede. Per come la penso io, c'è una sola maniera per chiedere davvero scusa ed è quello di cercare di rimediare all'errore, così come c'è un solo modo per dire hai ragione, non commetterlo più.    

giovedì 3 dicembre 2015

Tradizioni

Da bambina aspettavo con trepidazione il Natale, un pò come la maggior parte dei bambini di allora e di oggi. Le strade della mia città si riempivano di luci, le vetrine scintillavano di lustrini, palle colorate, nastri, fiocchi, ed in ogni luogo riecheggiavano canti di natale. Le porte d'ingresso delle case venivano ornate con ghirlande e vischio portafortuna, dappertutto si allestiva l'abete ed il presepe. Molta gente portava in casa la cosidetta "stella di Natale" dai petali simili a vivaci foglie rosse, divenuta un simbolo della tradizione come lo sono l'albero di natale ed il presepe insieme a molti altri. Certo, il Natale non è solo questo, non è solo una tradizione. Il Natale è prima di tutto una ricorrenza religiosa, un giorno importante per i credenti che festeggiano la nascita di nostro Signore Gesù, ma è anche importante continuare a mantenere le nostre tradizioni, le nostre usanze, ognuno secondo le proprie credenze. Che il nostro Babbo Natale si chiami così o Santa Claus oppure Saint Nicholas o Perè Noel, qualunque sia l'abito che lo rappresenta nei vari paesi del mondo, tutti sono Babbo Natale, l'importante è rispettare e conservare le proprie tradizioni. Così, allestire l'albero, il presepe, coltivare la stella di natale, ornare le strade di luci colorate, scambiarsi gli auguri, intonare canti natalizi e festeggiare la nascita di nostro Signore Gesù, se lo vogliamo, non può offendere nessuno. Esistono diverse forme di culto, molte persone pregano nelle chiese, nei santuari, templi, nella sinagoga o nella moschea, persino su tappeti appositi, così come esistono diverse tradizioni, usanze e costumi, e nessuno può impedire a qualcun'altro di continuare a coltivare le proprie a casa propria, nel proprio paese. Trovo assurdo persino che questo possa essere messo in discussione, che qualcuno possa tentare di associarlo ad una forma offensiva nei confronti di coloro che hanno credenze diverse dalle nostre. Rispettare gli altri non vuol dire privarsi delle nostre usanze, delle tradizioni o nascondere la nostra fede religiosa, a maggior ragione quando ciò avviene nei confini di casa propria, del proprio paese e nazione e non può nuocere a chicchessia.
Quindi, se c'è qualcuno che si sente offeso dai nostri usi e costumi, dalle nostre tradizioni o dalla nostra fede religiosa manifestata anche da simboli ad essa inerenti,come succede per ogni religione,è egli stesso in errore, sono ben altre le cose che possono offendere.
Anche adesso che sono adulta, ogni volta che arriva il Natale addobbo l'albero, allestisco le luci e magari il presepe, come facevo da bambina, e come allora mi rallegro dell'atmosfera Natalizia che si crea proprio attraverso certi simboli e tradizioni alle quali nessuno deve rinunciare perchè fanno parte di noi, della nostra identità, senza di essi non sarebbe nemmeno Natale.