mercoledì 23 marzo 2016

Buona Pasqua

La fede non si può comandare, nè si può costringere o ci si può costringere a servirla, la si può solamente vivere, come un cristiano che non può guadagnare, nè estorcere o trafugare la Grazia. Ma le pure religioni sembrano essere per un piccolo numero di eletti, mentre i più hanno bisogno dei miti, della magia. Coloro per i quali Dio non è un idolo, che non usano le preghiere come fossero una formula magica, ma le vivono con la volontà tesa al bene, potranno trarre forza anche dalle preghiere, che non sono necessariamente quelle imparate a memoria ma quelle che costringono ad esaminare il proprio cuore, a combattere la pigrizia, a dimenticare i propri piccoli interessi per quelli superiori e comuni. Dal torbido dell'umanità emergono sempre dei Salvatori, dei puri di spirito, d'animo, ma vengono sempre riconosciuti dalle moltitudini solo dopo essere stati crocifissi e divinizzati, allora sono perfino pronti a venerarli.

Il Salvatore

Sempre rinasce come uomo,
parla ai pii, parla ai sordi,
ci è vicino, e di nuovo lo perdiamo.
Si deve rialzare da solo, 
deve farsi carico dei bisogni e dei desideri dei fratelli,
di nuovo viene crocifisso.
Dio si annuncerà nuovamente,
il divino sfocerà nella valle dei peccati,
lo spirito eterno sfocerà nella carne.
Di nuovo, anche ai giorni nostri,
il Salvatore è in cammino per benedire,
per incontrare le nostre paure, le lacrime,
le suppliche, i lamenti con lo sguardo tranquillo
che non osiamo incontrare,
perchè solo i bambini lo possono sopportare.

Hermann Hesse

martedì 8 marzo 2016

Festa della donna

La nostra società è composta da uomini e donne però obbedisce a norme maschili, ne consegue che la donna deve formare il suo pensiero in base ad uno stampo imposto dall'uomo. Nei secoli, l'uomo fiero del suo trionfo dopo le guerre, sicuro della sua superiorità fisica, si giudicava infallibile, così ha organizzato un mondo basato sulla ragione spietata e la logica del denaro. La definizione stessa della femminilità è una definizione maschile, ma ciò che è peggio è che ancora oggi l'imperialismo maschile invade il pensiero stesso delle donne. Fortunatamente ci sono coloro che hanno preso coscienza di queste barriere psicologiche rifiutando una discriminazione basata sull'anatomia, la fisiologia o l'estetica. Quelli che dicono che la donna per sua natura non può essere nient' altro che una subordinata dell'uomo, un entità in ombra, una spalla dell'emminenza maschio o nella migliore delle ipotesi una sostituta temporanea, vorrei proprio vedere chi è che lo dice. Se osservo la mia sorella animale mi accorgo che essere femmina sembra non avere senso tra le bestie. La leonessa fa quello che fa il leone, la tigre attacca con lo stesso slancio del tigre, gatto o cane si comportano di base come il loro compagno maschio ed anche se ci possono essere delle differenziazioni, esse si basano sulle eccezioni. Nel mondo animale non è vero che tutto ciò che è attivo è maschile e quello passivo femminile. Sotto tutti i cieli le contadine fanno da sempre lavori pesanti, per non parlare delle africane, le operaie fanno lo stesso lavoro dei loro colleghi  maschi e così in molti altri settori ed è evidente la riuscita professionale di molte donne, anche se quelle che riescono nella vita sono spesso coloro  che sembrano, in base alle norme conservatrici, le meno femminili, e non parlo di aspetto esteriore. Le donne devono adattare la loro psiche alle norme culturali a senso unico, devono partecipare al pensiero materialistico, alle tecniche sviluppate secondo una linea di evoluzione maschile, però a casa le vogliono passive, immagine della bellezza, di grazia o secondo l'idea che l'uomo si fa della sua compagna. Una contradizione. La donna deve essere desiderabile, bella sempre in ogni occasione, dolce, l'eterno femmineo che non esiste. Nella donna così come nell'uomo coesistono i due sessi, in ognuno di noi c'è una parte maschile  e una femminile, il famoso yin yang, ma la donna è infinitamente più duttile perchè aperta a tutte le possibilità. Pur conoscendo la sua vera natura spesso la donna non osa allontanarsi dal modello femminile tracciato dall'uomo, condizionando lei stessa il suo modo di comportarsi, di vivere o peggio cerca di imitare l'uomo. Nella donna la vera forza è indipendente da qualsiasi cosa faccia o non faccia, si tratta piuttosto di un comportamento di essenza che si potrebbe realizzare comunque in ogni ambito. Con questo non voglio dire che le donne siano prive di difetti, lungi da me affermare che siano perfette, nessuno lo è, ma nel corso dei secoli c'è stata tanta aggressività nell'uomo nei confronti della donna, purtroppo ancora oggi specie in alcune parti del mondo meno civilizzate, e ciò porta a supporre che si tratti di un meccanismo di difesa dell'uomo nei loro confronti, che forse più della donna stessa ha capito la sua vera natura, le sue potenzialità , la forza. Per averle trattate da idiote, incapaci, per averle imprigionate in compiti penosi, limiti severi, trasformate in oggetto, in contenitori per la procreazione, quanta paura l'uomo deve aver avuto della donna.  Non sempre però le donne sono state o sono vittime per fortuna, però esistono anche quelle che si vorrebbero approfittare proprio del loro essere donna e come donna lo trovo svilente. Essere donna oggi non è comunque semplice, se mai lo sia stato, ed il mio augurio in questa giornata a loro dedicata va a tutte noi.
Auguri a tutte le donne.