sabato 20 agosto 2016

La vera bellezza

Noi esseri umani siamo tutt'uno con quanto ci circonda ma non deteniamo o abbiamo il diritto esclusivo del nostro pianeta, altre specie o razze popolano cielo, mari e terra. Se non guastate dalle brutture, la bellezza della natura è la più nobile di tutte. Una rosa non ha bisogno di niente per essere profumata, nessuno deve insegnare al vento come far danzare l'erba nei campi, ai raggi del sole come penetrare tra i rami o alla luna come riflettersi nel mare. Un tramonto non ha bisogno che qualcuno lo colori, nè le stelle necessitano di un interruttore da accendere per poter brillare. Milioni e milioni di miracoli avvengono ogni giorno, i miracoli della vita. La natura con tutte le sue specie, non ha bisogno dell'intervento dell'uomo per poter vivere, è la specie umana che non può farne a meno, la stessa specie umana che ha fatto scempio del Giardino dell'Eden, e di molte creature che lo popolavano. L'ozono, agenti cancerogeni, erosioni del suolo, abusi, specie minacciate, sono la conseguenza del progresso e i risultati della cupidigia di comportamenti deleteri dell'uomo. A parte il pericolo di guerre, del crescente aumento di malattie derivanti dall'uso indiscriminato di sostanze nocive e gas tossici, di un agricoltura irresponsabile e altri fattori che hanno contribuito a ridurre le zone un tempo fertili, sono in pericolo la qualità del cibo e quindi della nostra stessa esistenza, oltre alle fonti di energia che non sono inesauribili. La specie umana, da tempo si è accorta di ritrovarsi in un mondo in cui la vita e i valori comunitari si sono disgregati a favore del profitto,per tale motivo, per fronteggiare con successo questi problemi di ordine ecologico e demografico, gli uomini hanno bisogno di nuovi concetti etici e sociali, trattati non dal singolo ma dall'intera umanità. Ripulire e purificare il nostro pianeta, ristabilire un sano rapporto tra la natura e l'uomo, rispettandola, non è una questione di orgoglio, bensì forse, della sopravvivenza di molte specie tra cui quella umana.

mercoledì 3 agosto 2016

Diritto al non conformismo

I mezzi di comunicazione di massa, rivolgendosi ad un pubblico vastissimo, forniscono a chi ne ha il controllo una responsabilità ed un potere enorme. Il potere deriva dal fatto che troppo spesso vengono utilizzati per manipolare le menti meno attente in pro di fini politici, di vantaggi finanziari o semplicemente per distrarre dai veri problemi. La manipolazione invece, opera selezionando i fatti,  presentandone una visione parziale o sfruttando i timori e le speranze del pubblico, raramente è possibile controllare quello che ci viene detto. Quando non abbiamo accesso ad alcune notizie, ne risulta una visione parziale e quindi distorta, ed è difficile prendere libere decisioni, così pure il diritto alla critica, ha senso solo quando è possibile far udire la nostra voce prima, e non dopo che sono state prese importanti decisioni che riguardano anche la nostra esistenza. Le parole sono indispensabili per esprimersi, ma in certi casi, qualcuno le usa come fossero cose concrete, tangibili. Alcune parole in particolare, possono assumere una carica fortemente emotiva, specie quelle che richiamano alla religione o al patriottismo, che facciano riferimento ad una fede politica o sessuale, possono eccitare gli animi ed essere usate da individui con pochi scrupoli o fanatici, per provocare. Anche la rapidità con cui viaggiano le informazioni può essere benefica, ma a volte può costituire un danno, quando il più lento processo di accertamento, non permette di far sorgere in noi il dubbio circa la loro veridicità. I mezzi di comunicazione e di informazione sempre più complessi, non corrispondono quindi a un eguale progresso nel loro contenuto effettivo, spesso quantità non vuol dire qualità. Se questo si verifica troppo spesso, può darsi che sia effettivamente ciò che voglia la maggior parte delle persone o che ci sia la convinzione, da parte degli organi che controllano le comunicazioni di massa, che sia così. Più probabilmente le persone, sottoposte a sempre più tensioni nella vita odierna, tendono a rifugiarsi in cose frivole, meno impegnative, per evadere dallo stress quotidiano. Sicuramente, una volta la maggior parte della gente non poteva permettersi di avere accesso a quelli che ora sono i più diffusi mezzi di comunicazione di massa, poteva quindi anche non sapere, mentre ai giorni nostri, i più si accontentano di farsi intrattenere. Così come c'è la possibilità che la maggioranza delle persone, non arriverà mai ad apprezzare l'opera di artisti più o meno grandi, o che non si interessi di filosofia o di scienza, di alta cultura in generale o cultura popolare, può darsi che tutto ciò rimanga una prerogativa di una minoranza dotata di una sensibilità o di un intelligenza particolare, ma non è detto che la maggior parte delle persone invece, non porti in sè i semi di tale doti, che attendono di trovare un terreno fertile per poter germogliare. Non si può apprezzare ciò che non si conosce. I mezzi di diffusione, sono inoltre preziosi strumenti per l'insegnamento di cognizioni generali ma anche specializzate, però ancora è stato fatto poco o nulla per usarli come tali. In molte epoche le idee nuove hanno stentato a farsi strada, e se l'individuo non verrà incoraggiato, mettendolo in condizioni di poterlo fare, a giudicare con la propria testa, non esisterà più la diversità delle idee. Adeguarsi a modelli prestabiliti senza la libertà di informare,essere informati e di conoscere, è come accettare le idee altrui automaticamente, senza ragionarci sopra, e questo è un limite per la libera circolazione delle idee e del nostro diritto al non conformismo.
Dalla tv si stato, in special modo in uno stato democratico, è logico aspettarsi un'informazione imparziale, libera da vincoli o da pressioni politiche, attenta ai contenuti, innovativa e che sia al servizio del cittadino.