venerdì 21 giugno 2013

Come un sol uomo

L'essere umano compì un passo veramente significativo verso la civiltà quando, le popolazioni iniziarono a coltivare le piante e allevare animali. Prima di allora, vi erano solo cacciatori nomadi che si nutrivano di ciò che raccoglievano o cacciavano nei loro pellegrinaggi. La storia dell'uomo civile e dei suoi progressi, è quindi una storia di uomini che vivono insieme. Con la coltivazione della terra, la conservazione delle provviste e un'oculata amministrazione delle riserve, si giunse ad avere cibo in abbondanza così che alcuni membri della comunità, poterono dedicarsi a costruire attrezzi per accrescere la produzione. Con le scoperte e le invenzioni, nacquero anche diversi tipi di artigianato e con essi il commercio.
Gli enormi progressi materiali dell'essere umano da quando, costruì il suo primo utensile di pietra, sono riconoscibili. Le sue capacità di costruire, attrezzare, alimentare le città, fece nascere le civiltà urbane. La sua intelligenza nell' organizzare, lo scambio delle idee e la scrittura, ne hanno potuto potenziare le conoscenze.
Ma di pari passo con le sue facoltà, l'essere umano non ha sviluppato solo il potere di creare.
Dalla scienza nascono tutte le tecnologie più avanzate ma, un conto è la scienza, un conto è l'uso che se ne fa. La scienza scopre ciò che già esiste, la tecnica dirige concretamente le scoperte verso un uso moralmente buono o cattivo, verso ciò che può guarire o uccidere. Così l'energia atomica o altre invenzioni, per se stesse sono un fatto che potremmo definire neutro, ma è il loro utilizzo che porta verso scenari umanistici o distruttivi a seconda dell'uso. Dell'inquinamento, avvelenamento e deterioramento dell'ambiente, l'effetto serra, per non parlare della crescita indiscriminata della tecnologia bellica, sono responsabili, non la scienza e gli scienziati, ma dell'uso che in passato i potenti ne hanno fatto, per i loro scopi egoistici e tornaconto personali. La nostra generazione vive in un mondo interdipendente oltre che progredito e dispone sia per la creazione che per la distruzione, c'è solo da chiedersi come verrà usata questa forza e se sia giusto, che solo coloro che detengono il potere debbano decidere anche della nostra sorte.
Accecati da fanatismi, sete di potere, egoismi, potremmo in un modo o nell'altro prima o poi distruggere la nostra civiltà. Se invece uniamo creativamente le nostre forze in maniera positiva, potremmo cercare di conservare le risorse della terra, aumentare il livello di vita e nutrire milioni di bocche affamate, far crescere insomma la nostra civiltà. La soluzione dei nostri problemi, potrebbe essere nelle mani del popolo ciò nelle nostre, in quelle di ognuno di noi, perchè se è vero che il popolo è sovrano deve avere anche il potere di decidere sulla propria sorte, decidere di dirigere il proprio sapere, le proprie forze come fonte benefica verso una visione umanistica invece che verso una visione apocalittica.
Dal far prevalere l'istinto di creare invece che quello di distruggere dipende l'avvenire dell'essere umano. Da ciò che unisce invece che da ciò che divide si può trarre forza, perchè se uno conta per uno un gruppo compatto, pur nella sua individualità, ha maggiori probabilità di giungere ad uno scopo comune. Quindi, uno non come un singolo ma come un unità, come un corpo unico " come un sol uomo" da una famosa frase di un  ancor più celeberrimo film.

9 commenti:

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  3. Mi sarebbe piaciuto poter leggere cosa ne pensi Miss Grrr
    Grazie lo stesso per la visita.

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    1. Solo pensarlo non è sufficiente purtroppo anche se è pur sempre da quello che si parte, da un pensiero comune. Poi bisognerebbe anche metterlo in pratica e su questa cosa ci vorrebbe maggior impegno da parte di tutti. Non è semplice, ma nemmeno impossibile.

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  5. Giusto, credo che tutti dovremmo impegnarci! Io sono già passata all'azione e ho deciso di scrivere un libro che spero aiuti la gente a riflettere... diffondi le tue idee!

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    1. Spero di poterlo leggere o comunque qualcosa che scrivi.
      Hai un blog ?

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  6. Avevo un blog, ma lo usavo per arrivaree a capire quali fossereo i miei pensieri, diciamo un tirare insieme le idee... ora non ne ho più bisogno ;) ti ho scritto una mail.

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    1. Il blog non è utile solo a noi stessi per, come dici tu, mettere le idee insieme,altrimenti basterebbe un diario che ognuno può tenere per se, ma serve a divulgare le nostre idee, i nostri pensieri, magari ad aiutare chi può trovarsi in una situazione analoga alla nostra. Del resto, se mi stai scrivendo, è su un blog.

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