sabato 14 settembre 2013

Jikelele

Qualche giorno fa, il tg ha riportato una notizia a dir poco raccapricciante. Un neonato è stato ridotto in fin di vita proprio dalle stesse persone che lo avevano messo al mondo. Questa creatura, avrà bisogno di speciali cure e attenzioni per tutta la vita. Un impegno così gravoso, poteva essere preso solo da qualcuno con ingenti possibilità economiche al fine di garantirgli un livello di vita il più decoroso possibile. In tutta questa triste storia, è successo un fatto che possiamo dire straordinario. Un anonimo benefattore si è fatto avanti per assicurare a quella creatura un futuro. Ciò che più mi ha toccata, oltre l'atto più che caritatevole, che non è per niente scontato, nemmeno tra coloro che hanno ingenti possibilità e che anzi sono spesso tra i primi a ignorare i meno fortunati, è la decisione del benefattore di non volersi mostrare, di non voler alcuna pubblicità a suo favore. Questo, sta a dimostrare che il suo atto, è unicamente un atto di bontà. L'impegno messo da quello che è stato definito " un angelo invisibile " e che data la sua generosità lo è di sicuro, è degno di lode. Ben vengano queste persone così generose, che preso coscienza del loro posto privilegiato nella società, offrono il loro appoggio economico a coloro che sono meno fortunati. Ma la generosità, non è necessariamente un fatto puramente economico, si può esserlo anche se non siamo benestanti. Generosità è regalare denaro o cose, ma anche dedicare un pò del nostro tempo a qualcuno che ne ha bisogno, ascoltare chi ha bisogno di essere ascoltato, o lodare chi lo merita, prestare soccorso e aiuto in vari modi. Ho sempre ammirato chi partecipa a lenire le pene e salva vite con opere di volontariato, ma anche chi si impegna a difendere i diritti umani e di qualsiasi essere vivente, chi protegge i più deboli e gli indifesi e coloro che cercano soluzioni per risolvere i problemi del mondo. Un atto di solidarietà e generosità, non deve essere per forza un gesto eclatante, ognuno può contribuire in base alle proprie possibilità e capacità con il suo pezzettino. Anche parlare di certi argomenti, è utile a richiamare l'attenzione su problemi o ingiustizie  che altrimenti finirebbero dimenticate. Non ci sono scuse perchè ognuno di noi non possa fare la sua parte, trovare il proprio modo, per contribuire a creare una società in cui, generosità e solidarietà, non siano un fatto straordinario. E' la specie umana che si deve evolvere verso un vero movimento di solidarietà. C'è una parola che mi è rimasta impressa, Jikelele. E' una parola Xhosa, una delle lingue del Sudafrica, e significa, più o meno, " diamoci da fare " che è anche un inno oltre una canzone dei  The Generics.  

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