domenica 3 novembre 2013

Informazione

Non sono molti gli italiani che oltre a guardare il tg, guardano programmi di attualità e leggono, però esistono anche quelli che vogliono approfondire, forse oggi più di ieri. Non sono nemmeno molti i programmi che vanno incontro alle esigenze del pubblico, programmi in cui ci sia un clima partecipativo che coinvolge la società civile pensante, così come è poca anche la carta stampata in cui si respiri davvero aria di libertà di espressione. La maggior parte dei programmi, che parlano di attualità o di politica, sembrano creati più per far propaganda a questo o quel partito, a creare colpi di scena per intrattenere il pubblico, o a far vedere la bravura del conduttore, se di bravura si tratta,che si gongola davanti la telecamera, come se fosse l'attrazione principale del programma, interrompendo anche gli ospiti che invita, senza nemmeno fargli finire di parlare. Se questa è informazione.
Esiste invece una fascia di popolazione, sempre più ampia, che non si accontenta delle verità formali, ma è alla ricerca di informazioni, di mezzi di comunicazione, ove ci sia qualcuno che fa inchieste o parla di argomenti di pubblica utilità, in cui si infrangono l'incanto della realtà apparente. Troppo spesso coloro che hanno avuto l'ardire di occuparsi di certi argomenti in tali termini, sono stati colpevolizzati o emarginati, perchè troppo scomodi. Se non si vogliono conformare...
Invece ce ne vorrebbero molti di più, di programmi in cui ci sia libertà di espressione, dove poter ragionare con tante teste diverse in un pubblico dibattito, invece che con sondaggi superficiali che non servono a niente e non possono essere veritieri, e ci vorrebbe anche molta più gente che non cerca gloria fine a se stessa, ma che svolge un servizio di pubblica utilità, ove i soldi non siano un fine,ma un mezzo, perchè l'opinione di un qualsiasi cittadino possa essere ascoltata da coloro che fanno le riforme.  

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