venerdì 1 novembre 2013

Una grande illusione

Ho sempre cercato il modo per poter esprimere il mio spirito creativo, anche se non ho mai pensato di essere un talento, o di poter aspirare a chissà quale riconoscimento. L'ho sempre fatto solo perchè sentivo in me questa esigenza. Così ho provato varie forme di espressione artistica, tra cui la scrittura.
Circa due anni fa, mi sono ritrovata a scrivere un libro. All'inizio erano solo parole, poi mano a mano che scrivevo, sono diventate frasi, a quelle frasi se ne sono aggiunte altre, e all'improvviso mi sono accorta che qualcosa, stava nascendo. Ecco come è nato il mio libro.
Non avevo nemmeno mai pensato di provare a sottoporlo a qualche editore, poi per caso lessi di una selezione letteraria su un sito, a cui potevano partecipare gli esordienti. Mi sono detta, perchè no, meglio che lasciarlo in un cassetto. Ho provato, senza aspettarmi nulla.
Da lì a due mesi, mi sono vista recapitare a casa un plico con tanto di intestazione del gruppo editoriale, al quale avevo sottoposto il mio manoscritto. La prima cosa che ho pensato, era che se si erano scomodati a mandarmelo, voleva dire che avevo ottenuto una risposta positiva. Con entusiasmo, mi accingo ad aprire la pesante busta e tra le altre cose, trovo una lettera allegata, che attira la mia attenzione.
Meraviglia delle meraviglie, il gruppo editoriale era stato ben impressionato dalla Mia Opera e la definiva pronta per essere pubblicata.
Non ci potevo credere.
Per tre secondi, ho pensato che potevo realizzare un sogno, vedere pubblicato il mio racconto.
Per tre secondi, sono stata orgogliosa di me stessa.
Per tre secondi, ho pensato che anche se nessuno dei miei familiari si era mai preso la briga di leggerlo, qualcun altro abituato a leggere milioni di scritti, aveva trovato interessante anche il mio racconto.
Tutto questo è durato però solo tre secondi, o forse qualcosa di meno o di più, non sono stata a cronometrare, insomma è durato poco. Poi il mio sguardo si è spostato in basso, in fondo alla pagina, dove c'era scritto che l'accordo di edizione prevedeva che acquistassi un quantitativo di copie, alla modica cifra di € 2.780,00.    C O S A ?
A parte il fatto, che le mie modeste finanze non mi permetterebbero di poter investire una cifra così cospicua, nemmeno se fossi più che certa di aver scritto un capolavoro, ma nella mia ignoranza, non sapevo nemmeno che un editore potesse chiedere all'autore di finanziare il lavoro di stampa, e come dicono loro di promozione dell'opera. Ora, io non sono un'esperta, però qualche dubbio mi è venuto, così ho cercato di informarmi.
Le informazione le ho trovate, eccome se le ho trovate.
Se qualcuno di voi, aspiranti scrittori, siete come me, diciamo un pò inesperti, vi consiglierei di andare a vedere questo sito, prima di firmare un qualsiasi contratto che vi venga proposto, da una qualsiasi delle tante case editrici, più o meno famose.

 http://scrittorincausa.blogspot.it/2011/11/lautore-esordiente.html

Quello che mi resta, è almeno la soddisfazione di sapere che qualcuno ha trovato il mio racconto, degno di essere almeno preso in considerazione, oltre quei famosi tre secondi in cui ho creduto di poter realizzare un sogno.Comunque ciò non mi farà smettere di scrivere, questa è una cosa mia e nessuno potrà portarmela via.

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