lunedì 6 luglio 2015

Tutto scorre

Volersi bene è indispensabile, perchè avere una buona autostima è fondamentale per amare gli altri e saperli apprezzare. Ma c'è molta differenza tra la consapevolezza e l'ossessione per l'immagine che si vuol dare di sè stessi che spesso sconfina in una forma di narcisismo. Mettendo da parte la malattia, perchè il narcisismo vero e proprio è un disturbo psichico,l'autocompiacimento narcisistico và oltre il voler fare una bella figura, sentirci bene con noi stessi e quindi curare il nostro aspetto. Il narcisista è insensibile ed egoista ed è incapace di amare gli altri perchè è concentrato solo su sè stesso. Convinto di bastarsi è però ossessionato dall'attenzione degli altri,dal proprio aspetto fisico, da tutto ciò che è apparire. Sfugge dai rapporti seri e tutto diventa usa e getta. Sicuro di sè è però incapace di reagire alla prima difficoltà che incontra, perchè la sua autostima è fondata sul nulla. Di persone così purtroppo oggi ce ne sono molte, più di quello che credete, perchè quella di oggi è una generazione sempre più narcisistica, generazione "me". Le origini di tutto questo vanno ricercate proprio nelle contraddizioni della nostra epoca, in cui i diritti ci vengono negati mentre molti pretendono di far diventare diritto, ciò che è invece una conquista. E' l'epoca in cui conta di più il consumo che il lavoro, in cui non conta più l'impegno, la capacità, ma il godimento, dove si mette in mostra se stessi come se fosse uno dei tanti prodotti di una società di massa ormai omologata. Da tutto questo nasce l'ossessione per l'aspetto fisico, l'apparire ad ogni costo non per le proprie capacità, l'essere talmente concentrati su se stessi che persino i rapporti vengono vissuti con disimpegno. Il narcisismo dilaga anche sui social network con la fotografia fatta a sè stessi, il selfie, che nasce per condividere i momenti belli, forse per divertirsi, e sotto questo aspetto è un evoluzione della comunicazione, ma c'è sempre di più lo scatto super-narcisistico che non ci risparmia niente. Da quello dissacrante a quello hot, dal celebrativo al culturale, estroso o spericolato. Lo fanno i politici, i potenti ed i vip, ma anche democraticamente i signor nessuno. Il risultato è un diffuso senso di indifferenza a tutto, in molti casi anche di solitudine, perchè invece di partire dal web per cercare contatti nella vita reale, di utilizzare la rete, si lasciano usare da essa così da diventarne dipendenti. Magari hanno mille amici sui social e nessuno con cui uscire, sempre chini sui loro telefonini di ultima generazione,perchè non possono certo farsi mancare lo status symbol, però incapaci di parlare con il vicino che gli siede accanto. Questa è l'epoca in cui non ci sono più certezze e tutto deve essere consumato in fretta, tutto scorre, diventa fluido, merce su scala globale. Per qualcuno invece, concentrarsi su sè stessi non è narcisismo,  ma è l'esigenza di costruire la propria identità in un mondo in cui tutto è omologazione, allora ci si arrangia come si può, non si sta sempre incollati davanti ad uno schermo o con il cellulare in mano, ci si impegna in prima persona, ci si muove, si cercano contatti tra coloro che abbiano voglia di costruire qualcosa. Quello che però dovremmo recuperare è il senso di appartenenza, promuovere gli incontri, una nuova cultura, scambiarci le idee, coinvolgere le persone senza che siano solo spettatori inerti, promuovere una nuova idea di società.

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