martedì 1 settembre 2015

Moda e costume

La moda è sempre stata un tratto distintivo, una specie di uniforme sociale, segni che una certa élite inventa per distinguersi dalla massa. Quando la massa a sua volta si impadronisce di questi tratti distintivi, bisogna inventarne di nuovi, ecco perchè la moda cambia ad un ritmo sempre più frenetico. Quindi se la moda è spettacolo, gli attori che la rappresentano sono cambiati. Una volta era interpretata da un numero ristretto di privilegiati, oggi gli interpreti sono divenuti numerosissimi perchè in linea di massima, la moda è accessibile a tutti, senza per forza rivolgersi ai grandi nomi dell'alta moda. Nuovi tessuti e materiali rendono possibile una grande varietà di scelta, con una gamma di prezzi che varia, il più delle volte, a seconda della qualità, certamente molto inferiore man mano che si scende di prezzo, se pur non del tutto giustificata. Un tempo si riuscivano a trovare anche capi di moda, non di marchi famosi, fatti con tessuti resistenti, ben confezionati e di ottima qualità, un capo d'abbigliamento, se volevamo, si poteva conservare per anni. Adesso, a meno che non ce lo facciamo cucire da una brava sarta, sempre che ne esistano ancora, con buoni tessuti, o ci rivolgiamo, portafoglio permettendo, ai grandi nomi dell'alta moda, non possiamo avere certezze di qualità. Tale situazione è originata dalla civiltà consumistica in cui viviamo, così la moda è divenuta popolare e effimera, l'abito è ormai un oggetto di consumo, la durata quindi non ha molta importanza. Produrre di più e confezionare capi alla portata di tutti, è andata a scapito della qualità, con una sempre più vasta produzione in serie, mentre i grandi marchi impongono prezzi stratosferici non del tutto giustificati. Al giorno d'oggi ognuno può vestirsi come vuole, senza che nessuno trovi niente da obiettare, è il grande miscuglio delle classi e tutti dovrebbero essere soddisfatti, ma per ogni pregio esistono motivi per trovare dei difetti.
A forza di voler essere in uno stato permanente di novità, la moda cambia di continuo, diviene inafferrabile, e per chi vuole seguirla diviene un peso, perchè dover essere sempre al suo passo, diviene una schiavitù. Ma tutti noi siamo liberi di scegliere e se vogliamo di sottrarci ai suoi dettaggi, perchè la società dei consumi non ha i poteri che gli si conferiscono se non siamo noi a fornirglieli. Inoltre, la moda che vorrebbe sopprimere le differenze sociali essendo ormai alla portata di tutti, in realtà crea le differenze e antagonismi di tipo nuovo e diverso. I giovani contro i meno giovani, le donne magre contro quelle più formose. I mezzi di comunicazione presentano modelli indossati da ragazze che sfiorano l'anoressia, facendo credere che quella sia la perfezione, il modello al quale ogni ragazza deve aspirare, gli stessi modelli che dettano legge nelle boutique in cui si ha voglia di andare. Così trovare un abito con una taglia superiore alla 46 è quasi impossibile se non ci si rivolge  a quei negozi specializzati in taglie forti, anche questo crea le differenze ed è discriminazione. La moda cosiddetta liberale, crea in questo modo le differenze, fatta per i giovani e per i magri, impone la loro dittatura. E' la nostra civiltà che fa della bellezza e della gioventù il modello da imitare. I vecchi di un tempo oggi sono relegati in magazzino, così ai 40-50 enni di oggi a nessuno verrebbe in mente di considerarli vecchi o di rimproverarli perchè si vestono da giovani, ma solo perchè il loro aspetto è giovanile non vuol dire che i ragazzi oggi non debbano avere il rispetto che una volta si teneva nei confronti dei meno giovani.  Ma la moda inviterebbe anche a non accontentarsi di sembrare giovani, ma di restarci eternamente, anche a prezzo di continui sforzi e sacrifici per afferrare ed eternare l'attimo fuggente. Dare la priorità in tutti i modi possibili a ciò che si vorrebbe sembrare rispetto a ciò che si è, sono tentativi che dimostrano il potere e al tempo stesso la fragilità della moda. La verità è che la moda è immagine per eccellenza ed è diventata così importante proprio perchè si vive in un epoca dominata dall'immagine, in un mondo di apparenze. Il vero ruolo della moda però non è quello, il suo ruolo è distinguersi, essere folli, non limitarsi a subirla passivamente, senza dimenticarsi che ciò che oggi appare il colmo dell'audacia, tra qualche anno o anche meno, sembrerà antiquato, il destino della moda infatti sarà sempre quello di superare se stessa proprio per rimanere di moda. Quindi, c'è chi la moda preferisce subirla tentando di rincorrerla continuamente, e chi invece la moda la crea.

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