mercoledì 31 dicembre 2014

Piccole grandi cose

Non so cosa ti aspettavi di trovare la mattina di Natale, magari qualcosa che desideravi da tempo, forse qualcosa che nonostante i problemi economici speravi comunque con tutto te stesso che alla fine apparisse come per magia. Lo so che potresti pensare che è così che si manifesta il proprio amore a qualcuno, soddisfare i suoi desideri, coprirlo di regali. E' vero che esaudire un sogno di qualcuno che ami sia uno dei tanti modi di dimostrare il proprio amore, ma è un pò diverso dal credere che un regalo possa sostituire l'amore. Così come è diverso soddisfare un bisogno da un desiderio o fare un regalo per abitudine o consuetudine o per ricevere qualcosa in cambio, da un regalo creato appositamente per te senza aspettarsi niente, se non di vederti apprezzarlo.
Anche se conosci le difficoltà, credevi comunque che tua madre o il papà, sorella o fratello, nonna o zia o un altro parente, ti avrebbero fatto trovare proprio quello che desideravi. Poteva anche succedere, che con tanti sacrifici e rinunce, qualcuno dei tuoi familiari riuscisse a farti trovare proprio ciò che volevi, ti auguro che sia stato così, ma può darsi che alla fine invece hai trovato qualcos'altro. Che so, una maglia fatta a mano da tua madre, qualcosa che il papà ha costruito con le sue mani, una tela dipinta da tua sorella o un'altro oggetto, fatto con mani sapienti e tanta pazienza. Se è successo così, forse sei rimasto un pò deluso, ma anche se non era quello che ti aspettavi spero tu non l'abbia subito messo da parte. Potresti essere ancora troppo giovane e per tale motivo immaturo per comprendere l'importanza di quel regalo, prova lo stesso a capirne il significato, a maggior ragione se invece non lo sei. Se non lo fai magari un giorno potresti anche ripensarci e chissà se sarai ancora in tempo o non lo avrai più. Allora potrebbero mancarti quelle cose che giudicavi insignificanti. Ti mancherà il calore di quel maglione, che chissà come mai ti scaldava più di ogni altro,anche se allora quasi lo odiavi perchè rappresentava il mancato raggiungimento del tuo desiderio. Lo mettevi poche volte e solo se tua madre insisteva tanto, proprio non potevi vederlo quel maglione, poi potresti pentirtene e allora chissà cosa faresti per riaverlo. E quella tela, che quasi non degnasti di uno sguardo, anche se non era di un famoso pittore, potresti pentirti di non averla apprezzata. Deluso da quel regalo lo mettesti subito in un angolo, ma un bel giorno magari ti affannerai a cercarlo, pensando che quella stanza anonima sarebbe più allegra ravvivata da tutti quei colori, e forse capirai perchè da quella volta non ne hai più ricevuti. Forse capirai, che anche se potessi permetterti di comprare uno dei tanti dipinti di famosi pittori, non avrà mai lo stesso significato che aveva per te quella semplice tela.
Così come potresti sentire la mancanza di tutti quei gesti che adesso ti sembrano insignificanti, ai quali non dai importanza. Una telefonata solo per sentire la tua voce, per sapere come stai, o una mail per sentirsi più vicino a te, alla quale non rispondi mai o lo fai in maniera svogliata, tutte quelle accortezze per venire incontro ai tuoi gusti, per vederti felice, che ti sembrano scontate. ma non lo sono.
Potrebbero mancarti quegli auguri speciali per Natale o Pasqua o per il tuo compleanno come solo quelli che ti amano possono fare. Magari con un bigliettino fatto a mano, che anche se è semplice, qualcuno che ti vuole bene lo ha fatto mentre ti pensava, oppure un video in cui musica e immagini sono state scelte con minuzia, per farti arrivare qualcosa di davvero speciale, per farti sentire importante, perchè per la persona che lo ha fatto lo sei, e così voleva dimostrartelo.
Non aspettare troppo a comprendere l'importanza di quei piccoli gesti che nascono spontanei, quei regali che credi insignificanti, quelle cose che il solo denaro non può comprare, perchè anche se fosse possibile farlo non avrebbero lo stesso significato, proprio quello che ti deve far capire, che dietro di essi c'è un pensiero, una preoccupazione, un amore nei tuoi confronti.
Spesso i regali sono solo una semplice routine, un abitudine e assumono sfumature e significati differenti, da non confondere con quei gesti, auguri speciali, quelle cose che ti appaiono piccole ma invece sono grandi, in cui c'è tutto l'amore, un amore autentico che non si può comprare.
Non aspettare a non essere più in tempo a capirne finalmente il loro significato, o forse non lo capirai mai, in quel caso potrò solo essere dispiaciuta per te, per non aver saputo apprezzare quelle piccole grandi cose.
Cerca sempre se puoi di capire, questo è il mio augurio per il 2015.

venerdì 19 dicembre 2014

Buon Natale

Se fossi Babbo Natale non vi porterei regali, almeno non quello che intendete voi, niente che si possa scartare o mostrare ma qualcosa di ancora più prezioso. Almeno per un pò vi farei tornare bambini, al tempo in cui non riuscivamo a capire il mondo degli adulti. Ci sembrava così sciocco quel mondo allora.
Io non capivo cosa fosse tutto quell'affaccendarsi degli adulti che non avevano mai tempo da dedicare ai propri cari, e sono sicura che anche voi allora ve lo chiedevate.
Eppure,eppure il tempo c'era, chissà perchè loro non riuscivano a trovarlo. Avrei voluto dire loro "ehi, sono qui" ma tanto non avrebbero sentito. Non riuscivano a godersi le cose davvero importanti e le tante meraviglie restavano inosservate dai loro occhi, troppo presi dalla frenesia di raggiungere chissà quali obiettivi. Quando eravamo bambini tutto ci appariva straordinario, e quella sensazione di stupore davanti a cose semplici, ci faceva stare bene. Si rimaneva incantati di fronte allo spettacolo di un tramonto, strabiliati dal volo leggiadro di una farfalla, dal brulicare della vita nei campi, dalle onde che si infrangono sulla battigia. Si rimaneva incantati ad ascoltare in silenzio il rumore del mare o della pioggia, il sibilo del vento.
Come facevano gli adulti a non capire che la vera bellezza è ciò che spontaneamente ci viene offerto. Le cose belle della vita sono semplici e non costano nulla.
I più, crescendo, si dimenticano di quando erano bambini, di quando era facile stupirsi, si dimenticano di quanto fossero stati spontanei, naturali, veri.
Torna bambino ogni volta che puoi e sono certa che il tuo cuore griderà di gioia. Così apprezzerai quelle cose a cui non dai più importanza, non dipenderai più dalle tue finzioni, non avrai catene da portare, sarai padrone di te stesso, libero.
Chi imbroglia gli altri, innanzitutto imbroglia se stesso e avrà sempre un fardello pesante da portare, diventerà dipendente dalle sue stesse finzioni per timore di venire scoperto.
Ricorda, se sei vero sei libero, e libertà è ricchezza.
A rischio di sembrare presuntuosa,anche se non lo sono io mi sento ricca, ma non di denaro, sono ricca di tante cose, di una ricchezza della quale non sono mai sazia.  Ho voglia di conoscere, sapere, imparare, ma più di ogni altra cosa ho voglia di stupirmi, meravigliarmi come quando ero bambina.
Auguro a tutti di riuscire ancora a stupirsi, di ritrovare la vostra innocenza, quella di quando eravate bambini che aspettavano il Natale tutto l'anno come solo loro sanno fare, perchè i bambini sanno ancora sognare.
Buon Natale a tutti.

domenica 14 dicembre 2014

Camminare insieme

Tutte le brutte notizie che ogni giorno leggiamo sui quotidiani o ascoltiamo nei vari tg, anche se ci inorridiscono, ci fanno sentire proprio per quel motivo, in qualche maniera delle persone migliori. Non si può negare che chiunque non arrivi a compiere certi atti, sia per forza di cose, meglio come persona di chi invece compie certe bassezze o barbarie. Però è facile sentirsi in pace con noi stessi confrontandosi con i disonesti o peggio, come dire che rispetto a tanto marcio che esiste nel mondo, siamo angeli. In parte è anche vero, ma esisterà sempre qualcuno che fa peggio, e ciò non può essere un alibi per giustificarsi o sentirsi scusati nel compiere atti, anche se meno gravi, pur sempre deprecabili. La propensione alla disonesta o comportamenti scorretti, non si può nemmeno attribuire al "così fan tutti". E' altresì troppo facile reclamare giustizia puntando il dito o credere che per cambiare le cose basti solo portare in corteo un cartello, innanzitutto preoccupati di essere tu stesso una persona retta in tutto ciò che fai, allora potrai essere credibile e le tue parole verranno ascoltate. Giustizia, se mai si potrà ottenere, è comportandosi da giusti, da persone oneste. Con questo non voglio dire che chiunque abbia commesso degli errori non possa ravvedersi, ma non è guardando verso chi sbaglia o chi fa peggio che possiamo crescere. Se ti confronti con la feccia, non ti devi sforzare per essere migliore, ma ciò non vuol dire che basti per fare meglio. Ciò che davvero può farci riflettere o magari migliorarsi, è il confronto con coloro che attraverso i loro comportamenti e le loro opere fanno onore al genere umano. Di tutta questa gente, che per fortuna esiste, se ne parla troppo poco o niente. Fanno più notizia gli scandali, corruzione, azioni spregevoli, meschinità, che pur se ne deve parlare a titolo di informazione, ma che non devono diventare solo uno show business. Capisco che facciano audience, alla cosiddetta " gente normale" piace confrontarsi con la parte peggiore dell'essere umano, così da potersi dissociare da tanto schifo e sentirsi in qualche maniera in pace con se stessi, o che le disgrazie altrui facciano sentire le nostre meno pesanti. Non è sentendosi l'animo più leggero che possiamo meditare sul nostro operato. Le cose buone, le brave persone ci sono, e meriterebbero un pò più di spazio, invece sembra che non importi niente a nessuno della loro esistenza, così come è facile dimenticare tutto ciò che di bello e buono c'è o c'è stato, mentre una mancanza o un errore è difficile metterlo da parte. Per restituire all'uomo la conoscenza di se stesso e promuovere una società degna di questo nome, bisogna percorrere la strada dell'onesta, giustizia, coerenza, un'autenticità faticosa, limpida, vera, allora tutto diventa possibile, anche camminare insieme.

" Il dovere è sempre quello della razionalità,
nel cuore che arde della fiamma
dell'ideale umano,
della civiltà,
della libertà,
dell'opera indefessa "

B.Croce

lunedì 1 dicembre 2014

Nobile selvaggio

In una comunità i cui membri non si conoscono fra loro l'individuo è anonimo e gli manca uno stimolo vitale al comportamento altruistico o almeno riguardoso verso chi non conosce personalmente. La vita moderna rende l'uomo più indifferente verso gli altri perchè si è perso il senso proprio della comunità e di conseguenza della responsabilità sociale. Questo senso di isolamento che affligge tanti abitanti delle città porta ad un disgregamento dei valori comunitari al quale occorre porre un freno. La storia del mondo occidentale è un procedere dalla spiritualità al materialismo con una sempre maggiore razionalizzazione sociale e una concentrazione del potere in enormi organizzazioni che passano dalla forza all'astuzia e viceversa, nella loro ansia di conquistare o mantenere il potere. Nel corso dei secoli ci sono stati dei cambiamenti dovuti in gran parte a chi ha rischiato l'impopolarità e che con le loro opere hanno incoraggiato un atteggiamento più sano.
Purtroppo tutte le leggi tendono a favorire quelli che hanno, contro quelli che non hanno, il forte contro il debole, ed è inutile cercare una morale migliore fino a che le leggi non vengano riformate. Il vero problema odierno sta nel mantenere viva la libertà individuale purchè ognuno dipenda dallo Stato per i beni essenziali, questa non è libertà. Questa dipendenza e l'ossequienza che ne consegue è il male radicale.
Rousseau, filosofo e teorico sociale e morale del 700, già allora diceva che la società moderna era corrotta dal denaro, dal lusso, dalla dipendenza asservitrice di un uomo dall'altro, di una classe dall'altra. Ammirava le comunità semplici, lontane dalla vita corrotta che aveva perduto ogni contatto con la realtà e con la natura. Egli bramava una società nella quale potesse continuare ad essere se stesso pur essendo unito agli altri. Affermava che era più facile progredire dalla primitiva rusticità che per i popoli avanzati ritornare sui loro passi attraverso un processo di riforme. L'uguaglianza dei diritti era chimerica e vana perchè i mezzi intesi a mantenerla sarebbero essi stessi serviti a distruggerla e l'oppressione del debole da parte del forte, corroborata dall'autorità pubblica, disturbava quella specie di equilibrio che la natura aveva creato tra essi.
Non mi sembra che da allora sia cambiato molto.
Rousseau, aspirava a essere cittadino emancipato dalle superstizioni, dai pregiudizi e dalle convenzioni che asserviscono l'uomo civilizzato perchè ciò che rende l'uomo essenzialmente buono è l'avere pochi bisogni e il non fare troppo conto dell'opinione altrui. Solo con una mente libera, pura e fresca si crea un futuro di speranza. Il " nobile selvaggio " con la sua grazia innocente, senza alcun compito impostogli se non quello della propria volontà e che per tale motivo egli deve ragionare su tutto ciò che fa, il suo corpo diventa così strumento della sua mente, e la sua mente strumento del suo corpo.