domenica 14 dicembre 2014

Camminare insieme

Tutte le brutte notizie che ogni giorno leggiamo sui quotidiani o ascoltiamo nei vari tg, anche se ci inorridiscono, ci fanno sentire proprio per quel motivo, in qualche maniera delle persone migliori. Non si può negare che chiunque non arrivi a compiere certi atti, sia per forza di cose, meglio come persona di chi invece compie certe bassezze o barbarie. Però è facile sentirsi in pace con noi stessi confrontandosi con i disonesti o peggio, come dire che rispetto a tanto marcio che esiste nel mondo, siamo angeli. In parte è anche vero, ma esisterà sempre qualcuno che fa peggio, e ciò non può essere un alibi per giustificarsi o sentirsi scusati nel compiere atti, anche se meno gravi, pur sempre deprecabili. La propensione alla disonesta o comportamenti scorretti, non si può nemmeno attribuire al "così fan tutti". E' altresì troppo facile reclamare giustizia puntando il dito o credere che per cambiare le cose basti solo portare in corteo un cartello, innanzitutto preoccupati di essere tu stesso una persona retta in tutto ciò che fai, allora potrai essere credibile e le tue parole verranno ascoltate. Giustizia, se mai si potrà ottenere, è comportandosi da giusti, da persone oneste. Con questo non voglio dire che chiunque abbia commesso degli errori non possa ravvedersi, ma non è guardando verso chi sbaglia o chi fa peggio che possiamo crescere. Se ti confronti con la feccia, non ti devi sforzare per essere migliore, ma ciò non vuol dire che basti per fare meglio. Ciò che davvero può farci riflettere o magari migliorarsi, è il confronto con coloro che attraverso i loro comportamenti e le loro opere fanno onore al genere umano. Di tutta questa gente, che per fortuna esiste, se ne parla troppo poco o niente. Fanno più notizia gli scandali, corruzione, azioni spregevoli, meschinità, che pur se ne deve parlare a titolo di informazione, ma che non devono diventare solo uno show business. Capisco che facciano audience, alla cosiddetta " gente normale" piace confrontarsi con la parte peggiore dell'essere umano, così da potersi dissociare da tanto schifo e sentirsi in qualche maniera in pace con se stessi, o che le disgrazie altrui facciano sentire le nostre meno pesanti. Non è sentendosi l'animo più leggero che possiamo meditare sul nostro operato. Le cose buone, le brave persone ci sono, e meriterebbero un pò più di spazio, invece sembra che non importi niente a nessuno della loro esistenza, così come è facile dimenticare tutto ciò che di bello e buono c'è o c'è stato, mentre una mancanza o un errore è difficile metterlo da parte. Per restituire all'uomo la conoscenza di se stesso e promuovere una società degna di questo nome, bisogna percorrere la strada dell'onesta, giustizia, coerenza, un'autenticità faticosa, limpida, vera, allora tutto diventa possibile, anche camminare insieme.

" Il dovere è sempre quello della razionalità,
nel cuore che arde della fiamma
dell'ideale umano,
della civiltà,
della libertà,
dell'opera indefessa "

B.Croce

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