martedì 5 marzo 2013

Svegliatevi

In un mondo in cui il diritto di scegliere è sempre più legato al ceto sociale, in cui denaro vuol dire potere, al comune cittadino rimane solo una cosa da fare, esprimere il proprio sdegno. Se un individuo povero ha minore potere economico del ricco, ha però lo stesso peso nella scelta degli individui da mandare al governo.
Chi viene scelto per rappresentarci, ha sopratutto il dovere di difendere i meno abbienti ed i più deboli invece che proteggere speciali gruppi di interessi. Le sue decisioni devono tener conto che ogni singola situazione economica provocherà reazioni nell'intero sistema economico nazionale. Un p'ò come una disfunzione in una determinata zona del corpo produrrà reazioni in tutto il nostro organismo.
Dato che non è possibile soddisfare in una volta tutti i bisogni dei cittadini, si devono prendere delle decisioni economiche, cioè si deve scegliere, così come fanno le singole famiglie al loro interno in modo da progredire, per quanto loro è possibile, verso il benessere. Qualsiasi casalinga lo sà, perchè spesso è costretta a scegliere una cosa rispetto all'altra e spende il denaro di cui dispone in maniera da soddisfare quanto più le è possibile i vari membri della famiglia. Per fare questo, deve però tener conto chi dei vari membri sia più bisognoso, così non farà suddivisioni perfettamente uguali, nè cercherà di accontentare uno solo dei componenti della famiglia, agirà insomma senza favoritismi. In alcune occasioni, cioè in abbondanza economica, il problema della scelta non si pone, così si può parlare di decisione economica solo se la scelta che facciamo implica di dover fare delle rinuncie poichè, un individuo non può spendere più di quanto guadagna, a menochè non si contraggano dei debiti. Viene da se, che in un regime di ristrettezza economica, nessuno può chiamarsi fuori, dal momento che influirà sull'economia di tutti. Tale circolo vizioso può essere interrotto solo capendo che il problema del singolo è un problema anche per gli altri senza che nessuno possa cosiderarsi esente.
Chi governa, prima di soddisfare alcune esigenze, ha il dovere di pensare ai bisogni fondamentali del cittadino che sono rappresentati, da una sana e sufficiente alimentazione, alloggi che consentano una sicurezza per la famiglia, diritto alle cure e quindi difesa per la salute, diritto all'istruzione ed un lavoro per ridare dignità alle persone, garantire insomma un livello decoroso di vita.
Fino ad oggi le cose non sono andate proprio così ed ora ne possiamo vedere le conseguenze ma, quello che non si deve dimenticare è che siamo noi ad eleggere i nostri rappresentanti e che essi sono lo specchio della società intera. Quelli che sono stati al governo, oggi non possono più rappresentarci, in essi non possiamo più riconoscerci perchè il popolo è stanco e nauseato dai loro inciuci, dai privilegi della casta, per non parlare della corruzione, degli sprechi e delle manovre atte solo a salvaguardare gli interessi di chi può garantirgli una poltrona al potere.
Mentre loro si assicuravano stipendi da favola e pensioni milionarie gravando ancora di più sulle spalle dei cittadini, ad essi hanno chiesto ulteriori sacrifici imponendo tasse a chi era già al limite della sopravvivenza invece di, come sarebbe stato giusto fare, togliere i privilegi di casta, far pagare le tasse in base al reddito da patrimonio ed eliminare tutti gli sprechi che da soli bastano a far inorridire qualsiasi cittadino che abbia un p'ò di coscienza. Per non parlare di tutta quella schiera di finti poveri, finti invalidi o finti lavoratori che timbrano il cartellino e poi se ne vanno tranquillamente a fare i cazzi loro, tanto nessuno controlla, dei quali i vari organi competenti sarebbero tenuti ad occuparsi, perchè tutto ciò va a discapito di chi invece è veramente un invalido o un povero o di chi fa il suo dovere, togliendo loro servizi necessari per colpa di tutti quei finti che ne hanno abusato.
Per troppi anni quelli che ci hanno governato hanno solo pensato a tenere il loro culo al sicuro al caldo, comodamente seduti sulle loro poltrone decidendo sulla sorte degli italiani. Mentre il mondo andava a rotoli, non si sono nemmeno accorti che il popolo finalmente si era svegliato e che non si sarebbero mai più accontentati dei loro discorsi vuoti e del fumo che hanno sempre cercato di propinarci. Adesso siete voi politici che state dormendo, credendo di poterci ancora una volta abbindolare, stentando a riconoscere che i cambiamenti che sono avvenuti siano profondi e permanenti, aspettandovi che prima o poi le cose ritornino al loro posto. Svegliatevi, non è così perchè è cambiato il nostro modo di pensare. Se un numero sufficientemente grande crede in una concezione sociale e agisce di conseguenza, i risultati prima o poi si vedono, ed il vostro modo di pensare e di agire è ormai sorpassato.

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