giovedì 2 maggio 2013

Il progresso

Nonostante i tempi in cui viviamo, non si può negare che la nostra sia la civiltà dei consumi o forse sarebbe meglio dire inciviltà. Da una civiltà prima soddisfatta si un sistema di vita semplice, si è trasformata in una società sempre più assillata dal desiderio di beni materiali e condizionata dai contratti e dai mercati. Inoltre per soddisfare la crescente domanda di beni, non è stata considerata una cosa fondamentale, che la terra non è inesauribile. Il futuro dell'umanità dipende da come saremo in grado di preservare il nostro pianeta.
L'essere umano ha preteso di accrescere il suo tenore di vita senza pensare alla disponibilità delle risorse naturali e senza cercare di preservare quello che rimane della vita allo stato selvatico, non solo per la sua bellezza, ma per la sopravvivenza della nostra specie.
Come se tutto fosse illimitato!
Non sazio di questo, non si preoccupa nemmeno dei rifiuti che esso stesso produce oltre a ciò che comportano le sue esagerate richieste.
Cosa dire poi dell'uso indiscriminato dei concimi chimici, dei veleni, senza dimenticare i coloranti sintetici, gli aromatizzanti artificiali, che sicuramente non fanno bene anzi fanno male, e che male.
Con i conservanti, i coloranti e gli esaltatori di sapidità, cercano di dare un aspetto più gradevole a molti cibi e bevande e un gusto che vorrebbe imitare l'originale, che risulta invece non essere nemmeno lontano parente. Per non parlare degli allevamenti di qualsiasi specie, che costringono gli animali a stare in minuscoli spazi, rimpinzati 24 ore su 24, con mangimi di dubbia provenienza e contenuto di scarsa qualità, atto solo a fargli ingrassare velocemente, procedura sollecitata dall'uso di ormoni e antibiotici.
Questa società ha anche cercato di mettere una specie di guinzaglio alla natura, cercando di addomesticarla, senza rispettare i suoi ritmi naturali, il suo corso. Con gli ogm, la forzatura delle colture, abbiamo tutta la verdura in ogni momento, ma non il suo sapore naturale e chissà se conserva tutte le sue proprietà in questo modo. Forse molti non lo ricordano più, i ragazzi di oggi nemmeno sanno di cosa parlo, ma la frutta e la verdura, aveva un'altro sapore o almeno ne aveva uno. Oggi, una fragola o un melone ha lo stesso sapore di una zucca insipida, così come un pomodoro, o un altro tipo di verdura.
E questa è la roba che arriva sulle nostre tavole, la roba con cui ci nutriamo, questo è il prezzo del progresso.

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