martedì 15 ottobre 2013

Dietro il sorriso l'orrore

Spesso si dice che il nostro Paese non è un Paese per giovani, per le motivazioni che tutti noi conosciamo.
A questo, io aggiungerei che non è nemmeno un Paese per vecchi, dal momento che lo Stato poco si occupa della loro sorte. Sono numerosi i Paesi nei quali, la proporzione degli anziani si accresce, e data l'estensione del fenomeno, sarebbe bene occuparsi anche del loro destino.
A dispetto, di quei pur sempre troppi pensionati d'oro, con i loro diritti acquisiti, che poi non sono nemmeno diritti ma privilegi, e per tale motivo andrebbero ridimensionati, sono molti gli anziani costretti a campare con una misera pensione, senza o con figli che comunque non possono aiutarli, dovendo già badare a loro stessi, nella precarietà in cui ci troviamo. Nella già difficile situazione, le cose si vengono a complicare, quando il declino delle qualità fisiche e/o psichiche, rendono l'anziano non più autosufficiente. Nei casi di grave disabilità, si rende necessaria un' assistenza continua, 24 ore su 24, così spesso non rimane che rivolgersi verso strutture adeguate. Il percorso assistenziale socio sanitario, che potrebbe indirizzarci verso le case di riposo, case famiglia, o centro anziani che dir si voglia, con contributo da parte dello Stato, ha i suoi tempi che spesso non coincidono con le nostre urgenze e, nonostante il contributo, con costi che non sono alla portata di tutti. Esistono anche strutture private, le famose non convenzionate, che sicuramente abbreviano i tempi di attesa per l'inserimento, con costi che possono variare a seconda dei servizi, ma che troppo spesso non giustificano il prezzo elevato.Quello su cui voglio porre l'accento, è a cosa si va incontro, quando il modesto budget, che se vogliamo non è nemmeno poi così modesto, costringe l'anziano ed i suoi familiari a rivolgersi verso strutture che apparentemente, sembra non vengano meno ai servizi basilari, ma che invece, nella migliore delle ipotesi potremmo paragonare a delle carceri, e nella peggiore a dei lager nazisti. Quando si chiude la porta ai visitatori e parenti, ai quali viene data un'immagine rosea della situazione, quello che succede là dentro, è inconcepibile. Gli anziani, oltre a non essere adeguatamente alimentati, non ricevono nemmeno le cure che dovrebbero, ne viene trascurata l'igiene personale, nascondendo il tutto con una parvenza esteriore,vengono lasciati per ore e ore seduti su una poltrona senza che nessuno si preoccupi di aiutarli a muoversi un pò, con il rischio così di finire atrofizzati, senza nessuno con cui parlare e la men che minima distrazione, se non quella data da un televisore comune, di cui la maggior parte, dato il deficit uditivo dovuto all'età, non riesce nemmeno a intuirne il suono, tenuto basso per non disturbare la quiete degli operatori.  In certi luoghi, l'unica cosa da fare, è aspettare che arrivi la fine, specialmente se si trovano a che fare con certa gente di pochi scrupoli, che invece di mettere l'anziano e i suoi bisogni al centro dell'attenzione, trattandolo con rispetto, lo ignorano o peggio ancora, lo maltrattano, approfittandosi proprio della sua condizione di fragilità. E' un pò come ti considerassero già defunto, senza più la dignità di persona.
Vi assicuro, che a dispetto del nome di certe strutture, c'è ben poco da sorridere.
Il peggio è, che spesso molti anziani hanno ancora le loro facoltà mentali e possono rendersi conto di tutto ciò che sono costretti a subire, ma se tentano di protestare, è ancora peggio. Per nascondere le loro malefatte, quella gente priva di scrupoli, tenta di screditare l'anziano di fronte ai familiari, facendolo passare per rincoglionito, e rendendolo meno reattivo con psicofarmaci che nessuno li ha autorizzati a somministrare.
E si deve pure pagare per avere un simile trattamento. Certa gente si meriterebbe di ricevere lo stesso tipo di trattamento, forse allora si renderebbero conto del male che hanno fatto. Se degli altri non importa niente a nessuno, allora chiedetevi, è questo ciò che ognuno di noi vorrebbe per i propri cari e per se stesso ? Io dico di no. Difficile intuire a prima vista, da parte degli anziani e dei loro familiari,cosa si nasconde dietro certe realtà, se non quando sei costretto a viverle. Allora io mi chiedo, perchè nessuna autorità controlla certi posti visto che svolgono un servizio di pubblica utilità, perchè vengono date certe autorizzazioni senza prima accertarsi della validità dell'individuo a cui sono destinate, perchè non vengono controllate le strutture in cui sono presenti barriere architettoniche non adatte a chi ha problemi di disabilità. Dov'è lo Stato, chi è che può tutelarci ? Inconcepibile che ci sia un tale disinteresse per quella fascia di popolazione, che data la sua fragilità, avrebbe bisogno di maggior attenzione, posti e personale adeguato, e più contributi da parte dello Stato, invece di gravare sulle famiglie, già così provate dalla precarietà del lavoro. Certo, per sopperire a tutti i vostri sbagli, e mi rivolgo allo Stato,e chiunque ne faccia parte, non avete trovato niente di meglio da fare che tagliare le spese sanitarie, quelle sui medicinali e aumentare le tasse, invece di eliminare davvero gli sprechi, così alcune situazioni già disastrate, come possono sperare di risollevarsi. Vergogna!

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