lunedì 25 maggio 2015

La memoria

Il presente non è una linea di demarcazione astratta che separa il passato da un futuro ancora inesistente. Il nostro presente avvolge ciò che abbiamo appena fatto e ciò che stiamo per fare. La memoria appare come una specie di rivincita sulla fuga dei giorni poichè lo spirito umano può ritrovare e guardare ciò che è trascorso. Così il mondo che cambia trova fissità nella nostra memoria, ma questi momenti se pur da essa salvati, non possono essere veramente resuscitati perchè il ricordo è un evoluzione presente del passato e non il passato stesso che noi potremmo trasportare come un bagaglio. La memoria non è nemmeno un cassetto che accoglie automaticamente ogni oggetto, l'acquisizione di un ricordo dipende da fattori soggettivi, è un atto della persona che fissa il passato in funzione dei suoi valori, delle sue esigenze. Si capisce quindi che a seconda delle circostanze il ricordo si può modificare con esse, possiamo parlare infatti di un evoluzione dei ricordi. Ci sono certi ricordi, che fanno parte della nostra memoria affettiva che molto spesso rassomigliano a una specie di magia, alla resurrezione dei sentimenti suscitati da uno stimolo sensoriale, olfattivo, uditivo, visivo. Tutti conoscono l'esperienza di un ricordo suscitato da un odore particolare, da un sapore, da una melodia o da un paesaggio in cui ritrovare miracolosamente le emozioni che ci ispirarono in passato. Ma non vi è memoria affettiva se non quando l'emozione provata nell'evocare il ricordo, sia realmente quella vissuta una volta, e non un emozione nuova, diversa, suscitata da quel ricordo. Così il ricordo di un dolore può ancora provocare dolore, ma è un emozione diversa, presente, e non il ricordo di un emozione. Mentre il ricordo di un dolore, seppur diverso, è ancora dolore, il ricordo di una felicità non è più felicità, al limite può essere nostalgia. 
La memoria autentica quindi, non è una collezione di ricordi anonimi ma l'espressione della persona concreta e vivente, non il passato ridiventato presente, ma il passato riconosciuto come passato. La vera funzione della memoria è di trarre lezione da ciò che è trascorso e trasformare l'avvenimento in esperienza positiva.

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