lunedì 8 giugno 2015

Madre natura

In questi tempi il ritorno alle cure ed alla alimentazione naturale è una reazione istintiva della società di fronte ai guasti della civiltà consumistica, guasti che lo stesso essere umano, con la sua cupidigia, ha provocato. Oggi, tutti noi conosciamo le conseguenze del falso mito del superuomo che piega le forze della natura per affermare la propria superiorità. La natura non può essere piegata, la natura va rispettata, altrimenti si ribellerà sempre, a scapito dell'intera umanità. La realtà contemporanea è un esplosione degli sprechi, dei consumi e della distruzione ecologica, e non ci vengano a dire che queste brutture non hanno alternative. Produrre prodotti naturali, pregiati, si salverebbe l'ambiente e la nostra salute. Sembra che si faccia strada il concetto di intervento globale a difesa della società in cui viviamo e del nostro habitat insidiato dall'inquinamento e dai tanti danni dell'inciviltà consumistica, ma ognuno di noi può fare qualcosa. Non è certamente nella nostra possibilità operare questo mutamento profondo, ma è compito dell'uomo di cultura, nei limiti delle sue umane possibilità operative, introdurre un concetto, un modo di essere, dimostrando di non far parte di quel cardine dell'ingranaggio autodistruttivo che è la mercificazione. Ciascuno di noi può fare delle scelte in ogni momento della giornata, per l'alimentazione, l'igiene personale, per quella della casa o del posto di lavoro, respingendo, per quello che ci è possibile, ogni cosa offenda la natura e ogni essere vivente. L'uomo non attende altro che di essere guidato in una direzione di salvezza, di ritornare con amore e con energia alla buona terra, alla natura, con un atteggiamento più attento, umile, ma certamente più produttivo e maturo. Ritornare quindi ad un ideale umanistico non più mercificato, senza più strumentalizzare la scienza del profitto a svantaggio di un bene più assoluto che è il bene per l'uomo, il rispetto di ogni essere vivente e della natura.

" Sono pochi ora, ma la speranza è che divengano molti,
affinchè l'uomo possa sentirsi protagonista della propria vita
in armonia con la natura madre e di lui stesso parte essenziale...
perchè possa sentire ancora il profumo della primavera.
il canto degli uccelli, la fragranza del mare, l'odore della buona terra "

                                                             A.Cecchini

Nessun commento:

Posta un commento